Nei pressi di Staffarda c'imbarchiamo sul Ghiandone, che è già, per la conformazione del letto, la regolarità della portata e la sinuosità del percorso, un piccolo fiume. Chiare acque di risorgiva scorrono veloci attraversando i campi dell'Abbazia e ben presto ci, portano alla confluenza con il Po.
Imboccato il piccolo grande fiume, si percorre un'ampia curva a destra; poco lontano, sulla destra della grande ansa, gli "Amici dei Po" di Cardè hanno ripulito e sistemato alcuni fontanili. All'altezza del ponte di Cardò troviamo l'imbarcadero e un'area attrezzata, ideale per una tappa ristoratrice. Pagaiando verso Vìllafranca incontreremo il Lessia e il Tepice, piccoli affluenti di destra, e il Cantogno affluente dì sinistra. Sicuramente avremo occasione di disturbare germani, garzette, aironi, che sì alzeranno in volo al nostro passaggio.
La discesa non presenta partìcolarì difficoltà e può essere fatta da tutti in qualunque periodo dell'anno; dura circa due ore e mezza.
Una seconda via, un po' più impegnativa, che si può fare da maggio alla prima settimana di luglio, parte dal ponte di Martiniana Po. Qui il Po è ancora uno stretto torrente, che scorre veloce cor numerose rapide, le acque limpide e il letto che lentamente si allarga nell'affacciarsi alla pianura. Dal ponte della Saluzzo-Revello il paesaggio cambia: a tratti ancora impetuosi si alternano momenti di corrente più lenta, il letto si restringe e la vegetazione si avvicina all'acqua. Attenzione agli alberi strappati alle rive dalle piene. Dalla conflueza con il Bronda, e soprattutto da quella con il rio Torto, l'acqua s fa torbida, bottiglie e sacchetti di plastica pendono dagli alberi, i pochi pesci, che l'istinto porta sìno a qui alla ricerca di acque pulite per riprodursi, battono in ritirata. Eppure, nonostante l'uomo, la natura resiste: garzette, aironi cinerini, germani, martin pescatori nidificano e si moltiplicano.
Poco prima del ponte della statale dei laghi d'Avigliana il parco del Po ha attrezzato un'area di sosta, all'interno di un progetto dl rinaturalizzazíone che ha riforestato questi ultimi due chilometri di sponda. Dopo il ponte la navigazione si fa più tranquilla e, superato il guado delle Cascinasse, troveremo la confluenza con il Ghiandone. II Po è ormai un fiume.
La durata della discesa, da Martiniana a Villafranca, è di circa 5 ore. In un eventuale ulteriore tratto, da Villafranca a Casalgrasso. incontreremo i primi meandri, le confluenze con il Pellice e il Varaita: l'acqua perde velocità; una passeggiata tranquilla ci porta all'approdo del ponte di Casalgrasso.